Ca’ Nordio
Strada Statale Romea, Km 73, Rosolina, Rovigo.
A nord dell’abitato di Rosolina si procede lungo la strada statale Romea, sulla sinistra, dopo il Palazzetto dello sport,si trova la casa, in località Fenile Tomasini. Ora è irriconoscibile perché completamente ricoperta dalla vegetazione spontanea.
Non visitabile
Nel catasto austriaco oltre alla casa padronale sono presenti alcuni rustici. Uno di questi, di fronte dall’altra parte della strada, apparteneva al complesso. Le caratteristiche della costruzione la fanno datare nel Catalogo delle ville della Provincia di Rovigo, curato dal Gabbiani, al secolo XVIII. L’architettura della casa riassume le caratteristiche della casa rurale del Delta e delle dimore di campagna dei nobili veneziani. Il complesso, cui si accede da est direttamente dalla strada Romea, è costituito, come risulta anche dal catasto austriaco, dalla casa padronale, posta a nord della corte, a cui sono accostate una barchessa e – separato e collocato a ovest ortogonalmente rispetto alla casa – un modesto e basso rustico. Di fronte, separato dalla strada, è presente un ulteriore fabbricato rurale probabilmente in origine legato alla casa stessa. La grande aia collocata nella corte, un tempo in cotto, è ora ricoperta di cemento. La casa è a pianta rettangolare tripartita da due grandi camini e si articola su due piani più un sottotetto usato come granaio. Il portoncino centinato centrale ai lati è affiancato da due piccole finestre ovali tipiche del Settecento veneto. Le aperture del sottotetto sono costituite da piccole finestrelle ottagonali. All’interno sono presenti porte settecentesche in pessime condizioni e travi a vista, mentre altri elementi sono stati modificati con lavori di ristrutturazione che hanno comportato la chiusura di alcune finestre dei prospetti orientale e settentrionale, nonché la sostituzione parziale dei pavimenti in cotto del piano terreno. La barchessa, accostata al lato ovest, presenta sul fronte meridionale tre arcate parzialmente tamponate e intervallate da paraste e, sotto la invadente vegetazione, il tetto “a capanna” crollato.
CA’ NORDIO | 18th century
Near Romea road, north of Rosolina
In 1740 this area was owned by the Giustinians who rented it rented to Barbara Nordio. She belonged to a noble family from Chioggia that owned many properties in Cavarzere, Rosolina and Loreo. In the 19th century the corte changed owner several times: the Susans at first, then, in 1862 the Baruffaldis and finally the Bulgarellis. It is now in a state of neglect.
Cenni storici
Nel 1740 il Catastico di Loreo registra nell’area solo la presenza di 200 campi vallivi posseduti dal patrizio veneziano Girolamo Ascanio Giustinian e affittati a Barbara Nordio, appartenente a una nobile famiglia di Chioggia che possedeva molti beni anche a Cavarzere, Rosolina e Loreo…
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Nel Catasto napoleonico di Rosolina il complesso comprendente molti mappali, tra cui la casa descritta col mappale 13, collocato in località “Ca’ Sanudo”, appartiene al “prete Antonio Susan fu Carlo e a Carlo Susan fu Francesco. Una trentina di anni dopo il Catasto austriaco (foglio 34) attribuisce il Mappale 13, dichiarato “casa rurale” come il vicino 14, ai cinque fratelli Susan, figli del precedente Carlo e nipoti di Domenica Bullo, di storica famiglia chioggiotta. Nel 1848 uno dei proprietari della ca’, Francesco Susan fu Carlo, fa parte della deputazione veneta di Chioggia per il piccolo centro di Cabianca. Nel 1846 la casa passa al solo fratello Antonio che nel 1862 la vende a Guglielmo Baruffaldi fu Diego, alla cui morte, seguita nel 1865, il complesso passa ai cinque figli e alla vedova usufruttuaria Giuseppa Bulgarello, famiglia di marinai e pescatori presente già dal ‘500 nell’area tra Loreo, località probabilmente di provenienza, e Chioggia. Ancora agli inizi degli anni ottanta del secolo scorso l’edificio principale era abitato, ma in seguito è stato abbandonato e ora è quasi completamente ricoperto di vegetazione spontanea.
Galleria
Una storia secolare
Nordio
La casata è originaria del Trevigiano. Secondo la tradizione il cognome, attestato a Chioggia sin dal sec.XIII, sarebbe di origine longobarda o nordica legato al nome personale germanico North. E’ tra i quattro cognomi più diffusi nella città lagunare (alla fine dell’ottocento ben 165 famiglie e oltre 560 individui con una miriade di soprannomi e nomignoli) seppur presente anche a Padova, Venezia, Rovigo e Comacchio. Fin dal Seicento alcuni membri della casata gestivano valli salse nel Ferrarese e a loro era legato il Bosco di Fossone che ne avrebbe mutuato il nome, e da questo si sarebbero probabilmente estesi alla parte nord del Delta polesano tra Adige e Po di Levante, da Loreo a Rosolina. Di loro, il cui primo insediamento a Chioggia pare fosse nel Sestiere di S. Maria, nella contrada che ancora è nota come “Contrà Nordio”, resta traccia anche in altri toponimi claudensi come “Calle Squeri Nordio” (che lo collega alla cantieristica nautica ma anche allo stemma che nella parte bassa pare rappresentare un cavalletto in uso negli squeri).
Scheda a cura di: Luigi Contegiacomo