Ca’ Nani
Via Argine Po, 8 – Taglio di Po, Rovigo.
Visitabile sia esternamente che internamente nei mesi estivi e “ponti” festivi primaverili, previo appuntamento telefonico chiamando il numero 02/463577 o scrivendo una e-mail all’indirizzo info@rapizzi.it
La corte è oggi costituita soltanto dalla casa dominicale, circondata da una siepe. La facciata principale è costruita su due piani, a cui si aggiunge il sottotetto. In corrispondenza del piano nobile, si apre sui due fronti più importanti una bella trifora in parte tamponata con balconcino, ai cui lati si aggiungono, sul solo fronte settentrionale, due camini aggettanti. Le due facciate terminano con una particolare decorazione con andamento ondulato. Un piccolo forno è addossato a questo edificio. All’interno domina un ampio salone centrale. A oriente si aprono due stanze di pari dimensioni, mentre a occidente, oltre a due sale laterali, si accede al vano scale che immette al piano superiore.
CA’ NANI | 16th-18th century
Halfway between Mazzorno destro and Taglio di Po, along the river bank.
This corte probably stands on the grounds of a 16th-century casone and was built in the 18th century. It is certain that in 1761 the manor house already had its characteristic undulating finial on both sides. The Nanis sold the estate to the Guicciolis, Counts of Ravenna, between 1811 and 1841. It is in good condition.
Cenni storici
La mappa del Delta del Po realizzata nel 1587 da Antonio Glisenti consentirebbe di identificare una preesistenza cinquecentesca, forse un casone con il tetto di paglia, riportato anche dal Fabbri nel 1592 sulla sede attualmente occupata da Ca’ Nani, anche se non sono purtroppo riscontrabili indicazioni puntuali sul nome del proprietario di tale edificio…
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Attraverso la cartografia è possibile constatare che, a differenza di quanto sopravvissuto fino ai giorni nostri, originariamente il complesso di Ca’ Nani era costituito da quattro costruzioni, con l’attuale edificio principale, alcuni rustici e un oratorio. Nel Catastico del Dogado delle località di Adria e Loreo del 1740 proveniente dal fondo dei Dieci Savi alle Decime in Rialto il complesso è registrato a nome di Antonio Nani dalla Banda CG San Samuele, ramo San Maurizio. A quest’ultimo Antonio Padovan e Antonio Passarella pagano un affitto, ciascuno per una casa e pochi campi. Anche nel Catasto Napoleonico le partite catastali risultano intestate alla famiglia Nani, in particolare ad Antonio fu Giacomo che possedeva una casa da villeggiatura, con “casa d’uso stalla con corte” e casa di massaro con corte, un oratorio privato disposto lungo il percorso stradale, e ampie aree per la coltivazione destinate ad arativi, arativi vignati, boschi, pascoli, case coloniche, paludi. A partire dal Catasto Austriaco invece si registra il passaggio di proprietà ad Alessandro Guiccioli fu Ignazio. Nel 1887 i marchesi Ferdinando, Guido e Alessandro furono cav. Ignazio vendono tutta la possessione a Calliezie Carolina fu Giovanni di Milano e a Tracanella Angelo fu Pietro suo marito, di Rovigo, che vendono infine nel 1889 a Sartori.
Curiosità
Il conte Alessandro Guiccioli fu Ignazio, originario di Ravenna, fu un noto giacobino e filobonapartista, che sposò in terzo voto nel 1818 Teresa Gamba Ghiselli…
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Quest’ultima lo tradì però ben presto con il celeberrimo George Gordon Byron scappando con lui a Venezia. Alessandro ottenne dal Papa la separazione (o forse annullamento) del matrimonio nel 1820. Dalla moglie precedente, Angelina Galliani, aveva avuto nel 1806 a Ravenna Ignazio Guiccioli, patriota, carbonaro e importante membro della Repubblica Romana nel 1848-49, che era stato fatto marchese nel 1841 dal Papa e che ebbe dalla moglie Agostina Capranica, sposata il 19 maggio 1842 a Roma, il marchese Alessandro, Ferdinando, Alberto e Giuseppe. Alessandro è registrato nel Catasto Austriaco come proprietario del complesso di Ca’ Nani e fu tre volte senatore, diplomatico e ministro plenipotenziario ma con lui si estinse la discendenza maschile della famiglia.
Galleria
Una storia secolare
Nani dalla Banda CG San Samuele, ramo San Maurizio
Secondo quanto riportato dal Barbaro, la famiglia Nani proveniva da Altino e da lì si trasferì successivamente a Torcello. Inizialmente i suoi componenti si dedicarono alla vallicoltura, attraverso cui iniziarono a migliorare la loro posizione economica e sociale. Il primo esponente storicamente attestato è Marco Nani, che nel 1195 sottoscrisse un documento in qualità di notaio. Nel 1297, con la serrata del Maggior Consiglio, una parte della famiglia entrò a far parte del patriziato e a partire dagli anni Cinquanta del trecento i Nani cominciarono ad essere protagonisti nella vita pubblica veneziana, concorrendo con le casate di più antica origine che fino ad allora avevano gestito le più importanti cariche governative. La famiglia Nani presente nel Delta è quella dei dalla Banda CG San Samuele, ramo San Maurizio. Tra i suoi componenti si possono ricordare per i possedimenti deltizi Antonio, generale nella Guerra di Morea, il cui nome ricorre nel Catastico di Loreo del 1740, nonché il figlio Bernardo, podestà di Chioggia, citato nel 1761 dal Fossati quale comproprietario con i fratelli (probabilmente Giovanni Battista e Giacomo) dei possedimenti deltizi. I beni passeranno poi al figlio di Giacomo, il conte Antonio Maria Gasparo (1789), imperial regio ciambellano e segretario generale del Governo di Venezia che sposerà nel 1812 Lucrezia Saba Melchiora Tiepolo di Giovanni Domenico, rettore di Chioggia, e di Maria Priuli, da cui avrà Maria Teresa (1814) e Giacomo Bernardo Domenico (1819). Con loro si estinguerà il ramo e il palazzo di famiglia a Venezia (Palazzo Barbarigo-Nani Mocenigo) passerà al ramo dei Nani di Cannaregio, mentre la tenuta di Taglio di Po verrà ceduta ai Guiccioli.
M. Barbaro, Arbori di Patritii veneti, 1751-1800 (Genealogie Barbaro), ms in ASVe, Miscellanea Codici, 4966. 001. Serie Storia veneta bb. 17-23. Particolari dell’albero Nani.
Scheda a cura di: Becevello Giulia