Ca’ Mora
Via Po di Gnocca, a metà strada tra Donzella e la località Gnocca in direzione di Santa Giulia, sulla sinistra, località Ca’ Mora, Porto Tolle, Rovigo.
Visitabile solo esternamente
Attualmente il complesso di Ca’ Mora è costituito soltanto dalla casa padronale, organizzata su due piani e sottotetto, separati l’uno dall’altro attraverso una fascia marcapiano, e conclusa da un tetto a padiglione. I due fronti principali risultano simili tra loro, caratterizzati da una sequenza di aperture regolari e simmetriche rispetto al centro. Qui si collocano: al piano terra, la porta di accesso all’edificio e nei piani superiori due finestre di forma rettangolare. Lateralmente rispetto ad esse si individuano in tutti e tre i piani due aperture sia a destra che a sinistra. La facciata meridionale presenta inoltre un camino aggettante e due ampie aperture al piano terreno, aggiunte in un secondo momento e responsabili dell’annullamento della simmetria originaria. I fronti laterali sono semplici e privi di finestre. Di fronte alla Ca’ si apre l’aia, oggi lastricata in cemento.
CA’ MORA | 1740-1774
Between Ca’ Garzoni and Ca’ Soranzo
It may have been built between 1740 and 1774 by the Mora family after the transfer of Ca ‘Garzoni to the family of the same name.
Cenni storici
L’identificazione di parti dell’odierno edificio riconducibili all’originale casa dominicale risulta oggi particolarmente ardua, a causa sia della mancanza di attendibili fonti documentarie sulle sue caratteristiche architettoniche iniziali, sia perché l’edificio esistente presenta soltanto alcuni dei caratteri tipologici diffusi nella zona tra gli ultimi decenni del Seicento e i primi del Settecento, quali, ad esempio, il salone passante. I Mora da San Marcuola si erano aggiudicati all’asta del 1657 le prese denominate con la lettera D comprese tra alcuni rami dell’odierno Po di Gnocca, allora denominato Po di Donzella, oggi interrati. Dalla condizione di decima del 1740 emerge che i Mora, che detenevano numerosissimi beni sia in sinistra che in destra del Po di Gnocca, possedevano tra l’altro una tenuta: nelle alluvioni di Po sotto la Donzella si fa riferimento ad un “Corpo di Beni Vallivi e Pascolivi”, anche se non si descrive specificamente un edificio. Quest’ultimo invece risulta in alcune mappe della seconda metà del Settecento. In conclusione, sembra ipotizzabile che la Ca’ sia stata edificata tra il 1740 e il 1774. Nel Catasto Napoleonico del 1816 la Ca’ con casa da fattore risulta intestata a Mora Leonardo fu Giovanni Battista, mentre nel Catasto Austriaco l’edificio è definito fabbrica per azienda rurale con case rurali e risaie e si rileva il passaggio ai fratelli Veronesi Pietro e Antonio figli di Vincenzo.
Curiosità
Uno dei membri della famiglia Mora, Giovanni Battista I figlio di Giovanni Battista, si macchiò di un omicidio nel 1682, quando con un’archibugiata si rese responsabile della morte di Donado Giovanni fu Angelo. Ma non fu il solo componente della famiglia a compiere un atto così grave: anche il fratello minore Giovanni Battista III, diventato frate cappuccino, fu poi bandito quando nel 1681 assassinò con una stilettata Pasqualigo Nicolò fu Giovanni che era stato anche podestà a Bergamo. Entrambi i drammatici episodi sono testimoniati nelle Genealogie del Barbaro.
Galleria
Una storia secolare
Mora da San Marcuola
I Mora da San Marcuola erano originari di Vicenza. Alcuni membri della famiglia si trasferirono a Siviglia, altri rimasero a Vicenza, altri ancora andarono a Roma, dove nel 1187 Alberto di Mor(r)a, nato nel 1110 circa a Benevento, fu eletto papa con il nome di Gregorio VIII. Una volta insediatisi a Venezia si distinsero come mercanti. Giovanni Battista, figlio di Marco, su richiesta testamentaria dell’omonimo zio materno, offrì importanti somme di denaro alla Serenissima, e in particolare anche alla Zecca, in occasione della Guerra di Candia. Per tali meriti fu inserito nel 1653 nella “Veneta nobiltà”, con il permesso di trasferire il titolo ai suoi discendenti. Sposò Cassandra Damiani di Girolamo da cui ebbe Giovanni Battista I (1652) che avrebbe sposato nel 1670 Francesca Garzoni di Giovanni, e Giovanni Battista IV detto Piero (1657), che avrebbe sposato nel 1683 Caterina Mocenigo di Giovanni. Un altro Giovanni Battista (1736), discendente dei precedenti, sposava Cecilia d’Adda nel 1757 e dal matrimonio nasceva Leonardo, proprietario nel 1816 della ca’ e di molti altri beni tra S.Nicolò. Tolle e Donzella.
M. Barbaro, Arbori di Patritii veneti, 1751-1800 (Genealogie Barbaro), ms in ASVe, Miscellanea Codici, 4966. 001. Serie Storia veneta bb. 17-23. Particolari dell’albero dei Mora.
Scheda a cura di: Giulia Becevello